Sportello Docenti primaria

Uno spazio di consulenza per la professione docente di scuola primaria. Puoi leggere le domande più frequenti e, se hai un abbonamento io+, puoi cliccare su "Fai una domanda" e inviare la tua domanda a Paolo Mazzoli.

Paolo Mazzoli

Esperto di valutazione, didattica. e normativa scolastica. È stato direttore generale dell'Invalsi, dirigente scolastico e docente nella scuola primaria. Da alcuni decenni si occupa di educazione scientifica nella scuola di base. Ha partecipato alla redazione delle “Indicazioni nazionali” del 2012.

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Leggi le risposte di Paolo Mazzoli ai quesiti più frequenti: potresti trovare quella che stai cercando!

Valutazione per la scuola primaria

  • In vista della valutazione finale, quanto peso bisogna dare al processo e quanto al risultato? Quanto al conseguimento di specifici obiettivi e quanto alle considerazioni sulla maturazione dell’alunno/a?

    Paolo Mazzoli ha risposto alla domanda in questo video, con esempi pratici per Italiano e Matematica:

     

  • Cosa si intende per 'funzione di posizionamento' nei quattro livelli di valutazione (Avanzato, Intermedio, Base e in Via di prima acquisizione)?

    La funzione di posizionamento, pur non aggiungendo nuove informazioni su quello che un alunno sa, costituisce il naturale complemento del giudizio descrittivo. L'attribuzione di uno dei quattro livelli serve per rispondere alla domanda “quanto è soddisfacente quello che sa, o sa fare” ogni alunno. Attenzione, però, a non confondere questo aspetto della valutazione con una sorta di giudizio di valore, più o meno generico, sull’alunno stesso.

    Non si tratta di premiare, o di biasimare, quello che una volta si usava chiamare il “rendimento scolastico” di ogni alunno ma di esplicitare se il suo apprendimento, in specifici campi di competenza, sia “in linea” con quanto previsto nelle Indicazioni nazionali per gli alunni della sua classe. Mi limito a un unico esempio. Se, riferendoci a un alunno, diciamo “legge correttamente e comprende quello che legge” non sappiamo se questa competenza è posseduta in modo adeguato con riferimento alla classe frequentata e alla complessità del testo che l’alunno è in grado di leggere. È evidente che il “sa leggere” di seconda primaria è diverso dal “sa leggere” di quinta o delle classi successive. Assegnando uno dei quattro livelli previsti dalle nuove norme qualifichiamo l’adeguatezza della competenza dell’alunno.

    Per saperne di più

    https://www.giuntiscuola.it/strumenti/dalla-progettazione-alla-valutazione

  • Valutazione in itinere: che fare?

    Dopo l'introduzione dei giudizi descrittivi e della “nuova valutazione”, sono molti i dubbi e le domande nella valutazione in itinere. Ne ho trattati alcuni in questo approfondimento dello Sportello Docenti primaria. 

     

    Valutazione in itinere: che fare? Paolo Mazzoli | Sportello docenti primaria from Giunti Scuola on Vimeo.

  • Che differenza c'è se invece di “6” o di “9” un alunno riceve “Base” o “Avanzato”?

    La vera differenza nasce dal fatto di passare da una “valutazione muta” a una valutazione che spiega sé stessa. Si passa da “hai preso 5 in Matematica” a “ecco quello che sai fare in Matematica e in cosa, e in che misura, potresti migliorare”.

    Non è una cosa da poco, né per l’alunno né per l’insegnante. Per l’insegnante significa tenere sotto controllo l’efficacia del proprio insegnamento non in modo generico ma con riferimento a specifici obiettivi.

    Per l’alunno vuol dire passare dalla pura e semplice gratificazione (o mortificazione) per il giudizio ottenuto, a un atteggiamento assai più proattivo che gli permetta di capire a quale livello si trovi e quali strategie potrebbe adottare per migliorarlo

    Per saperne di più vi invito a leggere

    https://www.giuntiscuola.it/strumenti/dalla-progettazione-alla-valutazione

     

Nuclei fondanti

  • Quali sono i nuclei fondanti delle discipline? Come posso stabilirli?

    L’argomento è molto insidioso e, perdipiù, non disponiamo di una teoria, di un riferimento, universalmente accettato. Per mettere in pratica una prassi didattica sensata basata su nuclei fondanti servono secondo me due prospettive.

    La prima, quella epistemologica, fa riferimento alla possibilità di sollecitare la comunità scientifica affinché definisca “a monte” quali siano i nuclei fondanti di ciascun ambito disciplinare. Questo ci pone davanti alcuni problemi: le risposte che forniscono gli esperti non sono affatto le stesse e anche se esperti si mettessero d’accordo su un set di contenuti con tutta probabilità si tratterebbe di indicazioni non facilmente traducibili in pratica didattica.

    La seconda prospettiva è quella di cercare di tratteggiare le competenze essenziali, di base, che ogni alunno dovrebbe “dimostrare” di possedere e, per quanto possibile, verificabile. Questa è la prospettiva adottata dalle Indicazioni nazionali del 2012 e i “traguardi per lo sviluppo delle competenze”.

    Nonostante la direzione sia quella giusta, i dieci set di competenze che troviamo nelle Indicazioni nazionali, uno per ogni disciplina, con l’unica eccezione dell’Inglese, non sono formulati come dei veri e propri standard di riferimento, e quindi non permettono di verificare in modo attendibile se un alunno ha conseguito i traguardi indicati, e in quale misura. Malgrado questa criticità, sono comunque convinto che le Indicazioni nazionali, se fossero adottate da tutti come unico riferimento, costituirebbero già ora un ottimo sistema per definire le competenze essenziali.

    Per saperne di più

    https://www.giuntiscuola.it/articoli/dai-contenuti-alle-competenze-essenziali

Progettazione

  • Che cosa si intende per progettazione per competenze?

    L'idea è quella di progettare per “traguardi forti”, cioè puntare oltre che sullo sviluppo di ciascun alunno di competenze non frammentate, sulla solidità dell’apprendimento e non sull’estensione degli argomenti trattati.

    Per ridurre l’abbandono scolastico e, nello stesso tempo, fornire a tutti le basi culturali per fronteggiare situazioni non prevedibili bisogna puntare ad apprendimenti di base robusti e realmente padroneggiati, e quindi utilizzabili in qualsiasi contesto.

    Per far questo è necessario riprendere in mano i traguardi delle Indicazioni nazionali 2012 e costruirci la nostra progettazione didattica selezionando con cura le attività didattiche più coinvolgenti e efficaci. Dovremmo poi imparare a tenere insieme i traguardi scelti e i risultati che ci prefiggiamo di ottenere.

    Per saperne di più

    https://www.giuntiscuola.it/articoli/la-buona-vecchia-progettazione-didattica

Invalsi

  • Che tipo di Scuola Primaria ci consegnano i risultati Invalsi 2021?

    La scuola primaria è andata molto meglio di quanto temessi, anche se permangono aspetti non rosei. Un aspetto sicuramente positivo è che la quasi totalità degli alunni di seconda e quinta primaria ha svolto le prove in tutte le regioni d’Italia, arrivando al 95 – 97% di partecipazione.

    I risultati sono buoni per italiano e matematica, mentre se guardiamo all’Inglese i risultati sono ugualmente apprezzabili anche se c’è un lieve calo nella percentuale di alunni che consegue il livello A1 nel listening (comprensione dell’inglese parlato).

    Le note non sono però tutte positive. Alcune ricerche condotte in questi mesi, utilizzando i dati Invalsi del 2019, hanno rilevato che nei mesi della pandemia gli alunni più colpiti sono stati quelli socio-economicamente svantaggiati che andavano particolarmente bene a scuola. Dai dati Invalsi 2021 si evince che se anche la forbice tra alunni avvantaggiati e alunni svantaggiati non si è allargata complessivamente, una quota di alunni di livello socio-economico basso è passata dal livello di competenza più debole a quello immediatamente superiore (lieve miglioramento degli ultimi) e contemporaneamente un’altra quota di alunni dello stesso livello socio-economico, che invece andavano molto bene a scuola, è “scivolata” al livello precedente (peggioramento degli alunni più meritevoli). Il valore medio del punteggio è lo stesso ma la realtà sottostante è parecchio diversa.

    Per saperne di più

    https://www.giuntiscuola.it/articoli/risultati-invalsi-2021-le-buone-notizie-dalla-scuola-primaria